Walkin humidor casalingo: quando l’humidor ti va stretto.

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Quando comprai l’ottimo Adorini Habana Deluxe, fui soddisfatto di aver finalmente comprato “l’humidor definitivo”, dove conservare e maturare i miei sigari; non vi nascondo che oggi al solo scrivere questa frase, un sorriso sul mio viso ne accompagna inevitabilmente la stesura.

Credo che ogni fumatore appassionato di sigari attraversi la fase nella quale si rende conto che logisticamente ci sono delle scelte da compiere. Quando l’humidor diventa pieno basterebbe decidere di impostare mentalmente il massimo numero di sigari stipabili come “punto di massimo” e far ruotare le fumate al disotto di quel numero.
Niente di più facile dite? …mica tanto! Continua a leggere

Trova le differenze – Sigari falsi

Le vicissitudini mi hanno recentemente messo nella posizione di poter esaminare la famosa “scatola di sigari riportata da un amico da Cuba” 🙂 ; con la scusa di un’eventuale vendita, sono stato chiamato a redigere una perizia.

Ammetto fin da ora che non è stato difficile; i segni rivelatori erano troppi ed in bella vista, ma mi rendo conto che si può non prestare la necessaria attenzione a dettagli o, come spesso succede, non ci si ferma ad osservare. Quale occasione migliore per cercare di fare un pò di chiarezza sull’argomento.

Stiamo parlando di una scatola del, probabilmente, sigaro più contraffatto in assoluto: il Cohiba Esplendidos.
Box da 25, imponente ed elegante, potrebbe sembrare perfetto, ma analizzando ciò che abbiamo tra le mani, possiamo notare tante cosine interessanti.
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Mission to Milan: in cerca di sigari nella casa dei sigari.

Quello che state per leggere è un articolo scritto da un semplice appassionato sotto dettatura di una delusione causata da una voluta ingenuità e sentimentalismo in merito.
Scritto non per screditare, ma in buona fede e nel rispetto dei seri professionisti del settore che si impegnano costantemente per dare il meglio, tradotto in un ottimo servizio al cliente, secondo le certe, sincere ed indiscusse in questo articolo, etiche professionali. Non attacca o critica nessuno al livello personale (ciò è assolutamente fuori discorso), vuole solo far riflettere ad alta voce chi lo scrive e ragionare su quanto, a volte, i nomi possano alimentare deduzioni errate, o comunque prettamente teoriche. E volontariamente non entro nel merito delle logiche possibili spiegazioni commerciali a quanto sotto.
Sono, inoltre, entrato in contato con entrambi i gestori dei due punti vendita italiani e ne voglio, anzi, lodare le doti quali cortesia, disponibilità, competenza e savoir faire.

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