TRINIDAD Reyes

Vitola de salida: Reyes
Vitola de galera: Petit Corona (international shape)
Largo: 110 / 4.3″
Grueso: 40
Tripa: Cuba
Capote: Cuba
Capa: Cuba

Chissà perchè sono note così poche poesie, dipinti, od in generale espressioni artistiche che celebrano questo “mezzo” verso un più ampio ed alto livello di contemplazione extra-terrena, quale il sigaro è…

Mi riesce difficile credere che dopo il divino, l’amore, la natura, la guerra, ecc, ecc, ecc, non un sigaro sia mai stato protagonista d’ispirazione; forse, più semplicemente, lo è stato ogni volta come catalizzatore dell’ispirazione stessa.

Riflettendo meglio, anche Davidoff, di tanto in tanto, lasciava sempre un suo personale contributo nel descrivere Cuba e le sue piantagioni ed il misterioso legame che unisce l’uomo al sigaro; sarebbe bello riuscire a metterne insieme una raccolta.
E’ proprio vero che i fumi di un buon sigaro inebriano la mente 🙂 Ma torniamo a noi ed al piccolino della famiglia Trinidad: il Reyes.

110 centimetri di capa colorado opaca con riflessi bruni. Tra le dita è ruvida e vellutata. Il riempimento è regolare.
Gli aromi a crudo sono medi per quest’esemplare che ho fatto invecchiare più di un paio d’anni e si distinguono in: fieno, il tipico stallatico cubano e una punta d’ammoniaca (segno che il suo invecchiamento non è ancora concluso).

Gli aromi iniziali sono lievi erbacei e di cacao, con una predominanza di caffè; i sapori altrettanto lievi: dolci, asprigni e tannici.
Il secondo è il terzo che ho preferito; più complesso con sentori di spezie, legno, terra, frutta secca, pepe, una punta di miele e predominanza di erbe aromatiche, quasi balsamiche. Per i sapori resta il dolce ed il tannico, e la predominanza è amara e piccante.
Il terzo finale è ancor più erbaceo, permane la terra ed un lieve aroma di caffè con la netta aggiunta di cuoio. I sapori sono sapidi, asprigni e piccanti, con un marcato sottofondo amaro.

La forza cresce da medio-leggera nel primo terzo, a media nei restanti due.

Per la meccanica ci sono stati tre spegnimenti, nei quali ho dovuto far cadere la cenere, riaccendere il sigaro e rallentare il ritmo dei puffs (per bilancire sapori ed aromi con i forti toni che un sigaro nel mezzo dello spegnimento genera, soprattutto se si continua a tirare con frenesia per cercare di riaccenderlo). Devo dire che, con la necessaria calma, il sigaro non ne ha risentito.
Escludendo quindi queste defaiances, il tiraggio è stato regolare e la combustione ancor più.
La cenere è solida e di un convinto grigio cemento appena striato scuro.

Il sigaro ha buone caratteristiche, quali equilibrio, complessità, evoluzione, e finezza aromatica.
Proprio a causa dell’attenzione nella gestione dei puffs e per le riaccensioni, secondo me, è un sigaro almeno da amatori (o quantomeno lo è stato questo mio esemplare).

Apparenza e Costruzione:★★★★☆ 
Tiraggio e Combustione:★★★☆☆ 
Forza:★★★½☆ 
Sapori:★★★½☆ 
Aromi:★★★★☆ 
Evoluzione:★★★½☆ 
Equilibrio:★★★★½ 
Complessità:★★★★☆ 
Rating:★★★¾☆