Finalmente ho avuto modo di provare questo sigaro che viene acclamato dalle folle toscanofile come il non plus ultra della manifattura toscana; Stil, e non solo lui, lo etichetta come una rara eccellenza qualitativa.
E’ il classico formato bitronco-conico italiano, ma di ring nettamente maggiore, realizzato con una fascia dei migliori tabacchi kentucky nordamericani ed un ripieno del miglior kentucky italiano più i ritagli della fascia. Chiaramente è un “foglia intera” (ci mancherebbe, considerando che lo si porta a casa con 40€).
Ha una tiratura limitatissima ed è distribuito ai tabaccai nel periodo natalizio.
Anche visivamente è presentato molto bene, con un astuccio in legno massello.
Già a crudo il tiraggio è stato etichettato come eccessivo e gli aromi piuttosto anonimi.
Quello che ci si aspetta da un cannone di kentuchy tale è una forza notevolmente alta, in verità posso dire di averlo trovato delicato, così come gli altri amici che erano con me e che lo stavano fumando.
La delicatezza della quale parlo, altro non è che un modo più elegante per descrivere una sensazione di diluito od annacquato che ha caratterizzato la fumata.
La forza, si sa, non è un fattore che incide direttamente sulla qualità di un sigaro, sebbene dalle mie pagelle si dedurrebbe il contrario.
In questo caso, però, è una delicatezza non supportata da un’adeguata aromaticità; in altre parole, questo Moro 2012, l’ho trovato parecchio moscio, sia come forza, sia come aromi, sia come ampiezza della paletta aromatica.
Gli esemplari provati sono stati 4 e le impressioni sono state le medesime, soprattutto da chi ha fumato anche le versioni degli anni precedenti.
Più di una volta sono stato tentato di spegnere questo Moro ed accedere un bel Nerone.
Ne vien da se che la mia esperienza è stata molto deludente, soprattutto in relazione all’ingiustificato prezzo e fama, che precedono la degustazione di questo sigaro.
Apparenza e Costruzione: Tiraggio e Combustione: Forza: Sapori: Aromi: Evoluzione: Equilibrio: Complessità: Finezza: Rating: