CAO Criollo Mancha

Dopo essere stati “gentilmente invitati ad evitare di fumare il sigaro”…NELLA ZONA FUMATORI…presso il Ristorante Gambrinus di Città Sant’Angelo, ci siamo trasferiti al Caboulot di Silvi. (che ai fumatori dia fastidio il fumo è una cosa così assurda che non riesco ad aggiungere altro)

La particolarità di questo sigaro Cao è la sua composizione interamente nicaraguense; non è banale trovare un “puros” extracubano.

La capa è untuosa e leggermente scamosciata; i toni a crudo sono terrosi…tipici del Nicaragua, infatti ho riconosciuto la provenienza prima ancora di informarmi in merito. Mi ha dato la sensazione che sarebbe stata una fumata piuttosto asciutta, ed infatti così è stato.

Da acceso il primo terzo è principalmente terroso ed asciutto, nel secondo e nell’ultimo terzo (a tratti), si presentano sentori di spezie dolci veramente molto intriganti e ricercati, ma sono brevi comparse.
Buona la forza, combustione e tiraggio regolari. Mi ha molto deluso la qualità della capa che non ha retto per l’intera fumata, svolgendosi in entrambi gli esemplari fumati.

L’ho trovato coerente con se stesso, mi ha ricordato il Cicero Perla…infatti non mi piacque neanche quello. 😉

Rating: ★★½☆☆