Vitola de salida: Perlas
Vitola de galera: Perla
Largo: 102
Grueso: 40
Capa: Cuba
Capote: Cuba
Tripa: Cuba
Dopo aver beccato il nostro presidente di club (G. Merico) a comprare l’unica scatola arrivata, mi è venuta una gran voglia di provarlo. Oggi, notato il nuovo arrivo, non me lo sono lasciato scappare (anche perchè a €3,20…).
Ha una capa, non particolarmente degna di nota, colorado tendente al giallo con riflessi spenti. Profumi intensi. Leggermente ruvido al tatto. Non si può non notare il riempimento un po’ carente, infatti il sigaro è molto morbido e non particolarmente uniforme nella disposizione della tripa.
Non sono attratto dai formati troppo piccoli; mi appagano poco, di norma.
E’ abitudine di tutti noi sentire opinioni su quanto i sigari di piccola taglia siano la concretizzazione opposta di ciò che è il concetto ed espressione del “fumo lento”.
In questo preciso momento sento di aver maturato anch’io una mia opinione in merito: fumare, appunto, con la giusta lentezza, non intesa solo come frequenza di puff, è un approccio che non debba obbligatoriamente avere un nesso con le dimensioni del nostro sigaro.
Credo che si voglia, e giustamente si debba, semplicemente prendere le adeguate distanze dal fumo di sigarette ed affini (quel fumo cioè chimicamente e non “spiritualmente” necessario), rimarcando l’idea che il sigaro sia un altro discorso, un altro mondo. E su quest’ultima cosa siamo tutti d’accordo, non voglio soffermarmi a descrivere ciò che un Avana è e rappresenta (c’è chi lo ha già fatto, prima e meglio di me).
Credo che si possa fumare un double qualcosa con la stessa dedizione, “lentezza”, rispetto e relax di uno short quachealtracosa (escludo dal discorso le immense differenze sensoriali tra i due casi).
Non credo che avere meno tempo a disposizione, durante la giornata, sia meno nobile dell’averne di più.
Per me il fumo lento è un approccio mentale alla degustazione del tabacco, a prescindere dalla sua grammatura in quel momento.
E la colpa è anche di questa brutta abitudine che abbiamo di dire: <<…è un sigaro per una fumata veloce>>, preferisco dire corta o, meglio ancora, breve.
…ma sono ormai abbondantemente fuori tema (o come si dice, OT). Torniamo a noi.
L’ho acceso questa sera stessa, con una gran voglia di gustare un cubano e le mie aspettative non sono state deluse.
Rispettando la consueta suddivisione in terzi, l’iniziale è immediatamente affascinante ed ammaliante. Ci si perde nei suoi aromi pieni: spezie dolci e legni pregiati riempiono la bocca di un fumo denso e molto molto fresco. I sapori sono piacevolmente amari e leggermente tannici.
Nel secondo terzo non c’è una grande evoluzione aromatica, è anzi una conferma del precedente, se non più terroso. Si aggiungono ai sapori piacevoli note sapide e acidule.
Non ho sollecitato troppo l’ultimo ed amaro terzo.
La forza involve da medio-forte a media.
Tiraggio e combustione sono stati ottimi, forse soprattutto merito del riempimento “easy”. La cenere è maculata scura.
L’ho trovato molto interessante. Giusto l’equilibrio tra le caratteristiche ed anche la complessità mi ha convinto. Evoluzione e finezza aromatica nella norma.
L’idea di prendere una mezza scatola di questo perla mi suona molto meno strana di quanto potessi pensare.
Apparenza e Costruzione: | |
Tiraggio e Combustione: | |
Forza: | |
Sapori: | |
Aromi: | |
Evoluzione: | |
Equilibrio: | |
Complessità: | |
Finezza: | |
Rating: |