Con questo sigaro, concludo il vitolario italiano di questo brand.
Da parecchio tempo volevo assaporarlo spinto dalle ottime parole spese online, da chi già lo ha provato.
Dagli ottimi sentori a crudo, lo estraggo dall’humidor e mi preparo a fare conoscenza.
Questo petit corona è leggero in mano, invitante nell’aspetto.
La costruzione, forse in questo esemplare, è piuttosto carente: al taglio la testa si è spaccata e mi ha reso la fumata difficile e delicata; vedi foto.
Nel primo terzo c’è un’eccezionale dolcezza speziata, mandorle, soprattutto nei primi due o tre puffs, il sigaro ha una sapidità e una delicatezza inebriante che abbuonisce ed ingrazia, la forza è bassa.
Nel terzo centrale…un accenno di caffè e si sente finalmente il tabacco, grazie ad un apprezzatissimo aumento di forza con il conseguente bilanciamento degli aromi percepiti nel sigaro, si avverte un sensazione di stabilità nella fumata, confrontata con il terzo precedente.
L’ultimo terzo è coerente con la sua “cubanità” e soffre, quindi, di un leggero sapore di bruciato amarognolo.
La struttura non è particolarmente complessa, ha un buona corposità e sapidità. La cenere è compatta ed il fumo denso.
Un ottimo sigaro, soprattutto considerando i suoi 6 euro circa.
Buon tiraggio; ottima combustione, regolare e costante.
Apparenza e Costruzione: | |
Tiraggio e Combustione: | |
Forza: | |
Sapori ed Aromi: | |
Evoluzione: | |
Equilibrio: | |
Rating: |