ONE OFF Julieta

Tripa: Nicaragua
Capote: Nicaragua
Capa: Honduras

Una giornata come tante volgeva a conclusione come, aimè, poche. Ad attendermi al calar del sole mi aspettava uno dei trinomi che più mi allettano; cena, sigaro e buona compagnia…

Arrivato in tabaccheria, da Francesco e Giampio, trovo Franco ed il Presidente Gianni che maneggiano ed odorano una serie di sigari che avevo notato nel walk-in humidor, ma ai quali non mi ero mai avvicinato: gli One Off.
Sono sigari nati dalle idee di Andrea Molinari, uno dei più grandi esperti del settore, e non solo.

Le novità sono sempre ben accette ed impugno anch’io il mio Julieta.
Una delle cose veramente geniali di questa etichetta è lo stampare sul retro dell’anilla l’hanno di commercializzazione o produzione, non saprei dirlo. In questo caso si è trattato di esemplari del 2000.
Un sigaro, quindi, che vanta 12 anni di invecchiamento in scatola e che, toccandolo ed odorandolo, sembra non risentirne affatto.
La capa è perfettamente oliosa e leggermente vellutata, di colore bronzeo. I profumi sono: una punta di ammoniaca, noci dolci e spezie.
Ciò che davvero mi ha impressionato è aver trovato, appunto, ancora profumi decisi ed inebriati. Forse è il primo sigaro, capitato sotto il mio naso, che dopo 12 anni non porta con se i segni del tempo, quali disidratazione e scomparsa di profumi a crudo.
Il dado è tratto!

Ci sediamo a tavola, sfruttando ancora una delle ultime sere nelle quali è possibile pasteggiare all’aperto, e dopo un antipasto sincero, approcciamo il nostro sigaro.
Già prima di metter mano all’accendino il sigaro ha un tiraggio che fa sperare in una piacevole fumata, ed il tabacco ben distribuito.

Le prime note dopo l’accensione sono dolci; caffè, cacao amaro e spezie dolci fanno gli onori di casa nei primi 5 o 6 puff.
A cavallo di queste piacevoli note aromatiche, scorro ricordi di sigari già fumati e un leggero timore nasce dall’associazione di queste con sigari rivelatisi poi monotoni.
Di ciò non si tratta, il secondo terzo evolve in sentori più decisi e quadrati, con un fumo tondo al palato, corposo e leggermente tostato.
Con un paio di riaccensioni arrivo all’ultimo terzo che lascio andare subito dopo dei primi sapori di amaro.

Combustione e tiraggio ad ottimi, così come anche l’evoluzione, ben marcata. Forse ciò che mi è mancato è stata una maggior complessità aromatica. La persistenza post-puff e post-fumata è media; Il bilanciamento, azzeccato.

Apparenza e Costruzione:★★★★★ 
Tiraggio e Combustione:★★★★½ 
Forza:★★★½☆ 
Sapori:★★★½☆ 
Aromi:★★★★☆ 
Evoluzione:★★★★☆ 
Equilibrio:★★★★☆ 
Complessità:★★☆☆☆ 
Rating:★★★★☆