Provato il 21 giugno in occasione della cena mensile del club La Compagnia Del Sigaro di Pescara presso il ristorante Casa de Campo.
Ospite della serata Arturo Cirullo, rappresentante del sud Italia per Davidoff che ha gentilmente offerto sigari e piacevolissima compagnia. Protagonista della serata la nuova linea Davidoff Puro d’Oro; un sigaro che si presenta dopo aver generato un’importante aspettativa… frutto di una lunga ricera nel creare un qualcosa di unico…un “puro” appunto, che andasse a celebrare la storia di Davidoff e, perchè no, il suo primato qualitativo in questo campo. Il sigaro è composto da otto tipi di tabacco diversi, miscelati sapientemente per regalare un qualcosa di ricercato ed eclusivo. Inoltre in questa linea, il sigaro viene montato al contrario, invertendo cioè il senso di giacitura della foglia per dare sensazioni profondamente diverse al fumatore.
Il modulo da me scelto è stato il Magnificos, poichè a detta di molti, il formato robusto è quello che più mette in evidenza pregi ed aventuali difetti qualitativi e meccanici.
L’esemplare si è presentato con una capa oliosa, setosa al tatto (quasi a ricordare un cubano), regolare e compatto. Da notare la chicca che Davidoff ha voluto evidenziare…è il primo dei loro manufatti che non ha anilla con marchio e modello, c’è solo una fascia dorata sul piede che lo rende beffatamente anonimo. Questa scelta rappresenta la volontà del creatore di voler dedicare l’attenzione esclusivamente al sigaro, al tabacco senza fronzoli od orpelli…così come un “puro” merita. La chiusura della testa è a riccio…nostalgicamente a ricordare i primi esemplari di papà Zino: la serie Classic. Un ritorno alle origini.
Il primo terzo l’ho trovato molto equilibrato e sorprendente nel suo essere dominicano, corposo e succulento, si fa ben volere. Stessa cosa non posso dire della restante parte che tente all’amaro e cambia completamente sapore
Devo dire che la fumata non mi ha entusiasmato, ci ho trovato molto marketing in questo sigaro, molta voglia di assomigliare ad un cubano, molta necessità di tentare di prendere la fetta di mercato ad esclusivo appannaggio dei sigari cubani. Certo, lo riproverò sicuramente, ma la prima impressione è stata questa.
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