Composizione del sigaro

struttura.sigaro

Il sigaro è composto da foglie di tabacco.
A queste foglie sono state eliminate le irregolarità morfologiche (operazione di scostolatura), poi arrotolate a mano o a macchina.
Internamente possiamo dividerlo in 3 elementi: tripa, capote e capa.
La tripa (filler), o ripieno, può essere composta da foglie intere, nei sigari di maggior pregio così detti premium, o da trinciato di tabacco; ciò è rivestito da un’ulteriore foglia di tabacco chiamato capote (binder), o sotto-fascia, la cui funzione è quella di dare una prima forma al sigaro. Tripa e capote sono a loro volta racchiusi ancora da un’altra foglia, che è chiamata capa (wrapper), o fascia, appositamente tesa, lavorata e sigillata al corpo del sigaro con una resina vegetale del tutto inodore e insapore. La capa deve essere rimossa o bucata in corrispondenza della “testa” (cioè la parte dove si poggiano le labbra) usando strumenti come il cutter, cioè una piccola ghigliottina, o il puncher, che crea un foro per poter aspirare il fumo una volta acceso il sigaro.

E’ ancora controversa l’associazione del colore della capa alla forza del sigaro: c’è chi dice che ci sia un rapporto proporzionale, chi invece che sia semplicemente una convenzione usata in passato, quando a sigari di colore chiaro si abbinava una “tripa” più leggera e a sigari scuri una più forte. La forza del sigaro infatti è dovuta alla miscela (ligada) del tabacco proveniente da tre diverse parti della pianta: il ligero, il seco e il volado.
Il ligero, cioè le foglie della parte alta della pianta, danno forza alla ligada; il seco, foglie della parte intermedia, danno forza e gusto; infine il volado, le foglie basse, sono usate per aumentare la combustibilità del tabacco, essendo di per sè poco aromatiche.

Ligero – sono le foglie terminali della pianta, robuste e ricche di nicotina;
Seco – sono le foglie intermedie, particolarmente aromatiche;
Volado – sono le foglie alla base della pianta, non molto pregiate ma con un ottimo grado di combustibilità.

Questa spiegazione è volutamente semplicistica; vuole dare solo un’idea di massima.