Prima dell’accensione:
L’accensione è la fase più importante della fumata, assolutamente da non sottovalutare.
Da un’accesione corretta o sbagliata l’esperienza della fumata può cambiare completamente, esaltare o rovinare un sigaro. Opinione diffusa è di effetuare una preaccensione del sigaro.
La preaccensione, o preriscaldamento, non è un virtuosismo fine a se stesso, ma è l’impostazione di una fumata soddisfacente per tiraggio e combustione. Essendo un prodotto artigianale e naturale, non ne esisteranno mai 2 esemplari esattamente uguali; dobbiamo quindi tentare di ridurre il più possibile l’affidarci ad un ipotizzato buon tiraggio del sigaro che stiamo per fumare.
Questa tecnica consiste nel far accendere il sigaro per autocombustione, ponendo cioè 1 o 2 cm di distanza tra la punta della fiamma ed il piede del sigaro e distribuire l’elevato calore su tutto il piede, fino alla comparsa di un buon braciere uniforme per 2 o 3 mm di profondità.
Ciò è necessario per riscaldare internamente il sigaro in modo da far sciogliere gli olii della foglia di tabacco e quindi liberarne i pori della stessa. In questo modo cerchiamo di eliminare eventuali “tappi naturali” derivanti dalle naturali irregolarità della foglia stessa. E’ infatti consigliato mantenere il sigaro il più verticale possibile, per il semplice principio fisico che l’aria calda va verso l’alto e quindi speriamo di agevolare l’attraversamento del calore lungo il corspo del sigaro.
Se il tiraggio è buono ed abbiamo effettuato una buona accensione, il sigaro si consumerà lentamente con il bulbo del fuoco (fornello) a “cono”. Se durante una accensione si presenta il bulbo a forma di imbuto rovesciato, va subito corretta con la fiamma di accensione: eviteremo una delusione nella fumata.
Un sigaro bene acceso non presenta zone annerite e parte subito con una bella brace.Può capitare che il sigaro abbia una cattiva combustione, i motivi possono essere:
cattivo tiraggio, punte troppo strette, rottura fascia, foro sulla fascia, scollatura della fascia…
Purtroppo a questi eventuali difetti non ci sono rimedi: sono i rischi che un prodotto confezionato manualmente può presentare.Spesso il sigaro si spegne. Riaccenderlo prima che si raffreddi, rigirandolo sulla fiamma, tirando lentamente e lasciandolo riprendere naturalmente come se continuasse la sua combustione da dove si era interrotta. In questa maniera eviteremo che il sigaro prenda un gusto amaro e sgradevole.
Tutte le maggiori case di accessori per il fumo hanno in catalogo un pezzo dedicato ai fumatori di sigaro. Di solito, quelli davvero dedicati, hanno una valvola con doppio ugello che sprigiona una fiamma a V, che avvolge il piede del sigaro e garantisce un’accensione regolare e rapida.
La prima guida, quindi, è il proprio gusto personale, con una sola avvertenza: vanno evitati gli accendini a benzina, la cui combustione rischia di “trasferire” al sigaro sgradevoli odori. Molto funzionali, anche se di solito meno belli, sono gli accendisigari a calore, detti anche piezoelettrici: funzionano con un quarzo invece che con la pietrina e danno una fiamma vigorosa e regolare che ricorda quella della fiamma ossidrica e che è particolarmente utile soprattutto per i principianti.